Il Wifi 6 rappresenta una delle ultime frontiere in fatto di trasmissioni dati senza fili. Questa tecnologia rilasciata per la prima volta nel 2019 consente infatti il raggiungimento di velocità fino a 1,2Gbps, surclassando in maniera netta il precedente Wif i5 introdotto nell’ormai lontano 2014.
Un tempo riservato ai dispositivi di fascia più alta, il Wifi 6 viene oggi introdotto di serie anche in quelli di fascia media, rappresentando sempre più uno standard regolarmente diffuso ai giorni nostri.
Per sfruttare appieno il potenziale, tuttavia, occorre naturalmente valutare l’upgrade dell’impianto domestico andando in particolare a sostituire il router, cardine centrale di tutto il sistema di trasmissione dati.
Ed ecco quindi che la domanda sorge spontanea: quali sono le differenze tra Wifi 5 e Wifi 6? Cosa cambia in concreto tra i due standard? Vale la pena fare l’upgrade?
Continua a leggere la nostra guida per dare una risposta a tutte queste domande.
Come dicevamo il Wifi 6 (riconosciuto con la sigla 802.11.b/a/g/n/ac/ax) risulta innanzitutto più veloce rispetto al predecessore, con picchi di velocità superiori anche del 40%.
Questo requisito risulta fondamentale per godere appieno dei contenuti multimediali moderni, che richiedono il trasferimento di una mole importante di dati (pensiamo, ad esempio, allo streaming dati in 4K sempre più presente in numerose piattaforme).
Ma la maggiore velocità di trasmissione non è certo l’unico vantaggio offerto da questa tecnologia. Studiato per rispondere alle esigenze dei dispositivi attuali, infatti, il Wifi 6 è dotato della funzione TWT (Target Wait Time) che consente di mantenere la connessione attiva solo nei momenti in cui è veramente necessaria. Questa funzionalità quindi agevola in maniera importante la riduzione dei consumi: un aspetto decisivo se si pensa alla durata delle batterie per gli smartphone moderni.
Infine, il Wifi 6 presenta un altro vantaggio di non poco conto: sfruttando tecnologie più efficienti, questo nuovo protocollo di comunicazione promette performance più elevate in caso di congestionamento del router Wifi.
In altre parole, anche quando abbiamo numerosi dispositivi collegati il Wifi continuerà a garantire ottime prestazioni, senza accusare i cali tipici delle tecnologie più datate.
Riassumendo, con il Wifi 6 sarà possibile:
Ma cosa cambia concretamente tra Wifi 5 e Wifi 6? Dai benchmark alla realtà, infatti, non sempre la differenza di performance risulta così tangibile come i dati numerici sembrerebbero affermare. E di conseguenza ci si ritrova delusi quando, effettuato l’upgrade, non si notano miglioramenti evidenti nelle prestazioni.
Nel caso del Wifi 6, si capisce che questa tecnologia sembra proprio la compagna ideale per supportare tutta l’alta velocità offerta dalla fibra ottica.
Se quindi avete a disposizione nella vostra abitazione un allacciamento alla fibra, il consiglio è quello di procedere all’upgrade e sostituire il modem con un modello Wifi 6.
Se in particolare stai cercando un modello ad alte prestazioni e ottima affidabilità, il Fritzbox 7530 rappresenta sicuramente la soluzione ideale raccomandata dagli amanti della tecnologia.
Ma cosa fare se la propria abitazione (come spesso accade in Italia) è purtroppo servita dal vecchio standard FTTC, ovvero fibra misto rame?
Il Wifi 6 riuscirà a garantire un miglioramento tangibile anche con una rete che non si spingono oltre i 30Mbps?
La risposta, dopo numerosi test effettuati sul campo, è sì. Infatti, pur non potendo in questi casi garantire una velocità al top, il nuovo standard di trasmissione permette di migliorare valori come ad esempio il ping, essenziali ad esempio per i gamer professionisti così come per quelli amatoriali.
Il tutto si traduce in un aumento delle prestazioni anche molto marcato rispetto ai precedenti router Wifi 5.
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